NO ALLA TRASFORMAZIONE DELL’OSPEDALE MILITARE IN CARCERE. MINISTRO NORDIO, VOGLIAMO PROPRIO TRASFORMARE ANZIO NEL PARADISO DEI BOSS?

Rifondazione comunista di Anzio esprime tutto il suo dissenso in merito alle voci che paventerebbero la trasformazione dell’ospedale militare Bocchetti in carcere. Per anni l’amministrazione di centro destra ha fatto credere alla cittadinanza di avere in mano progetti di mirabolanti destinazioni per la vasta area che ospita l’ospedale militare: dal polo universitario al “central park” stile New York, ma nulla di tutto questo si è realizzato, rivelandosi mera propaganda. Ora che il centrodestra si è schiantato per via del commissariamento prefettizio ci pensa il centrodestra nazionale a voler infierire l’ennesimo colpo mortale alla nostra già martoriata cittadina con la possibile istituzione di un carcere in quella vasta area. Una simile eventualità sancirebbe la fine di ogni ipotesi di recupero urbano di un’area centralissima che nasconde nel suo sottosuolo importanti resti archeologici legati all’adiacente complesso della  Villa di Nerone, vedrebbe il sorgere di una struttura che implementerrebbe una idea e una pratica di giustizia che nulla a che fare con il concetto di una pena che sia finalizzata al recupero sociale del condannato come prevede la Costituzione, e, sapendo come generalmente funzionano le carceri, che puniscono i più indifesi ma permettono ai clan mafiosi di continuare i loro loschi affari, sancirebbe l’istituzione di una vera e propria centrale operativa del crimine organizzato, come se la penetrazione mafiosa sul territorio non fosse già fortissima come lo scioglimento del comune lo attesta. Si riparta dall’ipotesi di istituire un polo universitario nell’area militare e si avvii una campagna di recupero dei reperti archeologici e soprattutto si impedisca qualsiasi manovra speculativa su un patrimonio che va restituito ai cittadini. Per questi obbiettivi siamo disponibili a mobilitarci e lottare con chiunque sarà disponibile.

Informazioni su PRC-SE "Ernesto Che Guevara" Anzio

Dopo lo scioglimento del PCI, nel 1991, si costituiva ad Anzio la sezione del Partito della Rifondazione Comunista, che ha sempre portato avanti sul Territorio e nelle Istituzioni le istanze legate alla difesa dell'Ambiente, alla tutela del Lavoro e dello Stato Sociale. Il circolo, dall'inizio degli anni 2000, è intitolato a Ernesto Che Guevara, per testimoniare lo slancio rivoluzionario che ispira i nostri militanti e per portare in ambito locale la nostra apertura all'Internazionalismo, connettendoci, tramite la figura del grande rivoluzionario, ai movimenti sudamericani del Socialismo del XXI secolo. Innumerevoli sono le battaglie sostenute dal PRC di Anzio, dalla critica al neoliberismo al contrasto delle politiche di smantellamento della Sanità pubblica, dall'opposizione alla costruzione della centrale turbogas di Aprilia a quella contro Acqualatina per la ripubblicizzazione del servizio idrico, dalla lotta per la Legalità e contro le mafie alla tutela del Territorio contro abusivismo e cementificazione selvaggia. Il nostro impegno resta immutato nel segnalare e contrastare la destra anziate e portare avanti i processi di partecipazione e mobilitazione democratica e sociale. Per chiunque voglia seguire e partecipare alle nostre attività, le nostre porte sono sempre aperte.
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