RIFONDAZIONE COMUNISTA IN PRESIDIO DAVANTI AL MUNICIPIO CONTRO L’AUTONOMIA DIFFERENZIATA

Si è svolto lunedì 29 aprile il presidio contro l’autonomia differenziata di fronte all’ingresso del municipio in Piazza Cesare Battisti ad Anzio. In tutta Italia si sono svolti presidi simili, il più impoprtante a Roma in èiazza del Pantheon, e anche Anzio non è voluta essere da meno.  In questa data infatti il disegno di legge Calderoli sull’autonomia, voluto dalla Lega e da Fratelli d’Italia approderà alla Camera. Se approvata, tale legge consentirà alle regioni che lo dovessero richiedere, la competenza esclusiva su tematiche finora di esclusiva competenza statale, come la scuola, la sanità, i contratti di lavoro, la tutela dei beni culturali e del paesaggio. Il rischio è quello di disgregare il paese in 20 staterelli in competizione tra loro per l’accaparramento delle risorse, indebolendo il ruolo del parlamento, e aprendo la strada alla privatizzazione di ogni settore ancora in mano pubblica compresa scuola e sanità. I forti interessi economici italiani e stranieri avrebbero gioco facile nel prevalere su istituzioni frammentate e indebolite e si arriverebbe all’aumento delle disuguaglianze, della precarietà, fino al rischio della rottura dell’unità nazionale. Chi ne pagherà le conseguenze saranno le classi lavoratrici e le future generazioni.

“Il rischio per la democrazia e per la stessa sopravvivenza della nostra nazione è altissimo- affermano Claudio Fiorella e Umberto Spallotta di Rifondazione comunista- per questo motivo bisogna creare una consapevolezza diffusa su questa legge sciagurata, frutto di un inopinato e squallido scambio politico tra La Lega, che spera così di realizzare una secessione nei fatti delle regioni ricche e il Governo Meloni che concedendo l’autonomia riceverà in cambio l’appoggio per la riforma costituzionale neo-autoritaria tanto cara alla destra, e in via di approvazione. Il lavoro pagherà un caro prezzo: avremo contratti regionali, e per una stessa mansione salari diversi in base alla appartenenza a questi o a quel territorio; una scuola regionalizzata che distruggerà l’unità culturale italiana e vedrà insegnanti con salari da fame al sud e migliori al nord, l’impossibilità di curarsi se poco abbienti o se appartenenti alle regioni più povere del paese”. Un futuro molto triste: dove nella visione della destra, la vuota e astratta retorica nazionalista compenserà illusoriamente la concreta rottura del tessuto sociale nazionale., spingendoci però in concretissime guerre al servizio del padrone americano, come già sta avvenendo.

“Difendere la Costituzione- ribadiscono l’ex consigliere comunale Lina Giannino e l’ex eurodeputata Pasqualina Napolitano, intervenute al presidio- significa impedire l’approvazione di queste 2 controriforme che sfigureranno definitivamente le istituzioni e la società italiana, negando nella forma e nella sostanza i valori che furono affermati con la vittoria della Resistenza. Ci sarà una Italia più fragile, più debole e sottomessa ad una pletora di politicanti locali a loro volta subalterni al ducetto investito da un potere plebiscitario, con una sanità e una scuola privatizzata e impoverita, un lavoro precarizzato e sottopagato e tanti giovani che fuggiranno via. Lo dobbiamo impedire”!

Rifondazione comunista Anzio

Informazioni su PRC-SE "Ernesto Che Guevara" Anzio

Dopo lo scioglimento del PCI, nel 1991, si costituiva ad Anzio la sezione del Partito della Rifondazione Comunista, che ha sempre portato avanti sul Territorio e nelle Istituzioni le istanze legate alla difesa dell'Ambiente, alla tutela del Lavoro e dello Stato Sociale. Il circolo, dall'inizio degli anni 2000, è intitolato a Ernesto Che Guevara, per testimoniare lo slancio rivoluzionario che ispira i nostri militanti e per portare in ambito locale la nostra apertura all'Internazionalismo, connettendoci, tramite la figura del grande rivoluzionario, ai movimenti sudamericani del Socialismo del XXI secolo. Innumerevoli sono le battaglie sostenute dal PRC di Anzio, dalla critica al neoliberismo al contrasto delle politiche di smantellamento della Sanità pubblica, dall'opposizione alla costruzione della centrale turbogas di Aprilia a quella contro Acqualatina per la ripubblicizzazione del servizio idrico, dalla lotta per la Legalità e contro le mafie alla tutela del Territorio contro abusivismo e cementificazione selvaggia. Il nostro impegno resta immutato nel segnalare e contrastare la destra anziate e portare avanti i processi di partecipazione e mobilitazione democratica e sociale. Per chiunque voglia seguire e partecipare alle nostre attività, le nostre porte sono sempre aperte.
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