Continua la campagna elettorale e Rifondazione comunista che si presenta nella lista di Unione Popolare. Domenica ci sarà il banchetto con giornale parlato a Piazza Lavinia a partire dalle 9;30 della mattina, mentre giovedì 22 settembre avremo un doppio appuntamento: la mattina volantinaggio presso il mercato settimanale di Nettuno con il candidato Paolo Ferrero, Vice Presidente della Sinistra Europea e membro della Direzione di Rifondazione comunista e alle 14,00 volantinaggio e comizio all’uscita del turno mattutino alla Palmolive sempre con Ferrero e con la candidata Elena Mazzoni, responsabile delle politiche ambientali di Rifondazione comunista.
Unione popolare è l’unica lista che vuole ricostruire il legame tra le masse e la politica, spezzatosi per via delle di devastazioni sociale e territoriali, fatte di tagli alla sanità e alla scuola, cementificazione selvaggia, distruzione di salari e pensioni e privatizzazioni in nome del profitto di pochi. La lista che fa capo a De Magistris, è una coalizione che vuole andare oltre le elezioni ed è l’unica che si presenta grazie ad una raccolta di ben 60.000 firme organizzata in piena estate, quando gli altri partiti si agitavo in tv fra parole vuote e falsità, mentre i suoi militanti lavoravano sotto il sole coente in tutta Italia. La nostra lista è composta di persone limpide, oneste e intenzionate a non tradire il mandato degli elettori come invece ormai da trenta anno hanno fatto tutti: centrodestra, centrosinistra e cinque stelle compresi. Unione Popolare ha il programma più coerentemente antimafia perché è composta da chi la mafia la contrasta ogni giorno e non a parole, difende il lavoro perché è composta da lavoratori e lavoratrici, donne e uomini che vivono sulla loro pelle l’attacco alle condizioni materiali di vita che le classi dominanti quotidianamente sferrano. Proprio per questo vuole parlare con i lavoratori del massimo insediamento industriale del territorio, la Palmolive, dove il lavoro vive una fase difficile, stretto tra erosione dei diritti, precarietà, divisione fra lavoratori garantiti e non.
Serve una svolta in questo paese che passi attraverso la redistribuzione delle ricchezze dai super ricchi alle classi lavoratrici, che ci faccia uscire dalla guerra e contrasti seriamente il caro bollette, che tagli le spese militari e ci faccia uscire dalla Nato. Le risorse ricavate dalla tassazione dei super ricchi e dal taglio delle spese militari devono essere investite in scuola, sanità e transizione ecologica, nazionalizzando il settore energetico, l’acqua, i beni comuni e tutti quei settori strategici per il nostro paese. Serve una vera transizione ecologica i cui costi li devono pagare le classi dominanti che si sono arricchite enormemente e non chi non arriva alla fine del mese. Basta con la favola che i soldi non ci sono: per la guerra e per regalarli alle imprese ci sono sempre! Ora è tempo di darli a chi ne ha veramente bisogno e che viene ignorato dalle istituzioni e dal governo. Per questo motivo l’astensionismo la fa da padrone e la politica non appassiona più le giovani generazioni: il sistema politico ascolta solo le lobby, le banche e gli industriali e ignora le ragioni di lavoratori, studenti, movimenti sociali, precari, disoccupati, donne. Bisogna cambiare direzione: pace, lavoro, reddito, istruzione, salute, ambiente, legalità, diritti civili e giustizia: solo con Unione Popolare si possono ottenere.
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