ELEZIONI REGIONALI: PER UNIONE POPOLARE TORNA IN PISTA COLANTUONO

Sarà Beniamino Colantuono di Rifondazione Comunista a rappresentare il nostro territorio alle

prossime elezioni regionali.

L’ex consigliere comunale concorrerà nella lista di Unione popolare, la coalizione che prevede la

presenza di Rifondazione, Potere al Popolo e De Magistris, e che candida a Presidente del Lazio

Rosa Rinaldi. Sarà una campagna elettorale incentrata sulla difesa del settore sanitario pubblico che

sotto il duo Zingaretti/D’Amato ha subito tagli drastici a favore della sanità privata e dei trasporti

ormai al collasso attraverso dei fenomeni di privatizzazione che stanno ledendo il diritto alla

mobilità di milioni di cittadini con grave danno per l’ambiente. Quest’ultimo ha poi subìto e subirà

pesanti attacchi attraverso la speculazione edilizia, mai contrastata dal centrosinistra e dai 5 stelle,

dalle grandi opere inutili e dannose,

e da una politica dei rifiuti che insiste su un modello di

gestione che tutela gli interessi privati di chi sui rifiuti ci lucra, attraverso discariche inceneritori e

biogas, senza avviare una reale alternativa basata sul riciclo, la differenziata integrale e il

compostaggio aerobico, gestita dalle istituzioni pubbliche. Questo saccheggio dei beni comuni,

compresa l’acqua ancora in mano ai privati nonostante il referendum e una legge regionale mai

attuata, ha avvantaggiato enormemente le mafie, come sappiamo bene ad Anzio e Nettuno.

Il ritorno in pista di Colantuono vuole essere una risposta a questo degrado politico, sociale e

morale: ” La mia candidatura nasce per dare la possibilità ai cittadini e alle cittadine che rifiutano

questo stato di cose, di votare chi non si fa comprare. Nella mia vita ho sempre creduto nella onestà

e nella trasparenza, mi sono sempre messo a disposizione di chi lotta per i propri diritti rifiutando la

subcultura del favoritismo e della clientela. Penso che proprio in un momento drammatico come

quello che stiamo vivendo bisogna insistere su questi valori, cercando di recuperare alla

partecipazione politica chi oggi se ne è allontanato con disgusto”. Secondo Colantuono: “Bisogna

ricostruire una presenza di sinistra ampia e di massa, che non può essere certo il PD o i suoi alleati e

che deve intercettare la rabbia di chi oggi è senza lavoro o reddito che vede negati i propri diritti,

dalla salute, all’ istruzione, alla casa, ad una vita dignitosa”. Questa deve essere la missione della

politica secondo Colantuono, seguendo la lezione che fu di Berlinguer con la sua denuncia della

questione morale: “Il ceto politico di Anzio e Nettuno- insiste Colantuono- ha mostrato tutta la sua

nocività, alleandosi con il peggiore malaffare possibile. Lo scioglimento dei due comuni attesta il

suo totale fallimento. Questi personaggi dovrebbero scomparire per sempre e invece vediamo alcuni

di loro ricandidarsi a queste regionali come se nulla fosse. È tempo di scuotersi e non permettere

che certe pratiche clientelari continuino, la mia candidatura vuole essere una concreta alternativa a

tutto ciò, l’esercizio del rifiuto di questo degrado e il tassello per una rinnovata fiducia nella politica,

nella democrazia e nelle istituzioni nate dalla Resistenza che questa destra ha infangato, fenomeno

questo che non riguarda solo gli enti locali, ma che coinvolge le massime cariche dello stato come

la presidenza della Senato, in mano ad un fascista mai pentito come La Russa. Bisogna impegnarci

per rimandare questa gente fuori dalle istituzioni e tornare ai principi e ai programmi della nostra

Costituzione antifascista, tradita non solo dai fascisti come La Russa ma anche dal centro sinistra

con le sue pericolose controriforme”.

Rifondazione comunista Anzio

Informazioni su PRC-SE "Ernesto Che Guevara" Anzio

Dopo lo scioglimento del PCI, nel 1991, si costituiva ad Anzio la sezione del Partito della Rifondazione Comunista, che ha sempre portato avanti sul Territorio e nelle Istituzioni le istanze legate alla difesa dell'Ambiente, alla tutela del Lavoro e dello Stato Sociale. Il circolo, dall'inizio degli anni 2000, è intitolato a Ernesto Che Guevara, per testimoniare lo slancio rivoluzionario che ispira i nostri militanti e per portare in ambito locale la nostra apertura all'Internazionalismo, connettendoci, tramite la figura del grande rivoluzionario, ai movimenti sudamericani del Socialismo del XXI secolo. Innumerevoli sono le battaglie sostenute dal PRC di Anzio, dalla critica al neoliberismo al contrasto delle politiche di smantellamento della Sanità pubblica, dall'opposizione alla costruzione della centrale turbogas di Aprilia a quella contro Acqualatina per la ripubblicizzazione del servizio idrico, dalla lotta per la Legalità e contro le mafie alla tutela del Territorio contro abusivismo e cementificazione selvaggia. Il nostro impegno resta immutato nel segnalare e contrastare la destra anziate e portare avanti i processi di partecipazione e mobilitazione democratica e sociale. Per chiunque voglia seguire e partecipare alle nostre attività, le nostre porte sono sempre aperte.
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